30/10/07

Non si può tornare indietro

Può accadere di entrare in ufficio, accendere il computer, iniziare a scrivere una mail che viene dal cuore....e può accadere che dopo due righe (già bellissime;-)), arrivi la capa con il marito, che ti vomita parole che alle 9 del mattino sono difficilmente comprensibili.
Può accadere, quindi, di lasciare lì il computer (peraltro rubato alla tua collega perchè il tuo questa settimana è in assistenza), e dover andare in giro per Milano per 2 ore....
Può accadere di non avere perciò l'occasione di concludere quel messaggio.
Per tutto il giorno....

Pensavo che aspettare fosse il nostro sport. Invece, stavolta, non hai aspettato.
Ma io scrivo comunque, anche se quell'attacco così bello, non mi verrà mai uguale. E' rimasto lì, in questa mattina un po' uggiosa e fredda di Milano.

Stamattina Milano sembra intorpidita. C'è una nebbiolina strana, presagio del freddo e dell'inverno che stanno per arrivare. E' strano passare dal groviglio di arti umani incastrati nella metropolitana, alla stradina deserta appena girato l'angolo. Quasi un sollievo, dopo il soffocamento sotterraneo.
Entro in ufficio, deserto. Non sembra di essere a Milano: regna il silenzio. Cosa rara....
Accendo il pc della mia collega: ho più di un'ora per poterlo usare, finchè non arriva.
Primo pensiero: questo messaggio. Sì, perchè dopo ieri sera, non posso non scriverti nulla.
E' strano. Davvero.
Mi rileggo tutti i messaggi, in fondo sinceri, belli. E chissenefrega del resto.
Certo, all'inizio ero un po' alterata. Non lo nascondo, ma mi sembra anche comprensibile.
Mi sei stato vicino. E lo sento.
Mi sei vicino.
Ok, potevi scegliere altre strade. Ma va bene così.
Tanto lo so. In effetti, avevo dei dubbi. Ma non sono cretina...
So che mi mancherai...Ora ancora di più.
Ma sai dove trovarmi. Io aspetto.

24/10/07

Caos calmo

Comincia a interessarmi, questo strano fenomeno che si verifica con lo stereo. Anzi, non con lo stereo, con il disco dei Radiohead di Lara che mi sono ritrovato in macchina e che continuo a sentire e risentire -praticamente sento solo quello. Il più delle volte non ci faccio caso, e men che meno faccio caso alle parole; ma ci sono dei momenti, come poco fa, o prima mentre guidavo, e anche nei giorni scorsi, ora che ci penso, un bel po' di volte, in cui un singolo verso o un intero ritornellomi saltano letteralmente addosso e si fanno capire con grande naturalezza, come se l'inglese fosse la mia lingua madre; e quando succede sembra sempre che quelle date parole siano rivolte direttamente a me, e sono sempre sagge, appropriate, perfette. Come se quel disco mi stesse vedendo e cercasse di parlarmi, di darmi consigli.

Sandro Veronesi

Ogni tanto si allontana. Al lavoro tante cose da sbrigare, anche i pensieri hanno per forza delle priorità.
Altre volte torna prepotente, invasivo, offensivo.
Quasi mi sembra di essermi abituata a conviverci.
Ma poi mi accorgo che non so se invece ci riuscirò mai.
Pazzesco.

20/10/07

Taglio

Si dice che di solito le donne vadano dal parrucchiere per segnare qualche cambiamento. Non è vero. Io vado dalla parrucchiera quando -giusto quelle due volte l'anno- capisco che, con tutta la buona volontà, non ce la posso fare a sistemarmi.
Quando me lo dice pure mia madre, significa che sto proprio messa male...
Perciò finalmente oggi mi trovo quell'oretta in cui mi sento ispirata, e decido di andare. E' una bella giornata, c'è il sole: niente macchina. Quattro passi salutari non mi possono che far bene!
Perciò mi avvio baldanzosa -o quasi- verso la meta.

Come li facciamo?
mah...pensavo a una spuntatina. Magari un po' scalati davanti.
Ok, e dietro lasciamo il carrè?
ehm...sarebbe?
Cioè, se te li scalo, dietro già si accorciano automaticamente, quindi dietro lascio il carrè?
ehm...(non ho capito)...cioè, dietro non li voglio troppo corti.
Si, ecco, meglio, perchè starebbero male.
Si bho..insomma, fai tu.

Ma perchè alla fine dico sempre sta cacchio di frase?? Non ho ancora imparato che non bisogna MAI, dico MAI dire fai tu a una parrucchiera?
Alla fine, nel giro di un minuto, zac! E dietro sono corti. Poi nel minuto successivo, zac! E pure davanti. Insomma, ho un ciuffo davanti di quella misura tremenda per cui è più lungo della frangia, ma non posso tirarlo dietro l'orecchio perchè non c'arriva. Fantastico, decisamente comodo. E dietro? Meno male che non li volevo corti...

Alla fine mi chiede "Come vanno?". Io ci penso, ma come vuoi che vadano, ormai tanto me li hai tagliati, anche se ti dico che non li volevo così, mica me li puoi riattaccare...
"Bene, perfetti!".

Già...e ti pareva...

18/10/07

Piccola stella senza cielo

La stella più debole del cielo notturno è la stella di Van Biesbroeck. È piccola come la Terra e la sua luminosità corrisponde ad appena lo 0,002 per cento di quella del Sole. A confronto tutte le altre stelle sono molto più luminose. In un certo senso, quindi, è un puntino insignificante. Eppure è visibile dalla Terra, nonostante sia a quasi 19 anni luce da noi. Perciò la si può definire anche un corpo celeste incredibilmente intenso, potente e brillante. C'è qualcosa in te che somiglia a questa stella, Vergine? Io penso di sì. La prossima settimana, celebra e mostra con orgoglio questa parte di te.
VERGINE
L'oroscopo di Rob Brezsny
Internazionale

16/10/07

Pensieri

Bersani canta "troppo cerebrale per capire che si può star bene senza complicare il pane...troppo cerebrale per capire che si può star bene senza calpestare il cuore".
A volte mi chiedo se non ci complichiamo la vita. E la risposta è affermativa. Riusciamo a incasinarci prima con noi stessi, poi con gli altri.
Basterebbe così poco, ti sembra di essere a un soffio da quello che vorresti raggiungere. Finalmente ne sei consapevole, gli occhi ti si aprono. E sei felice.
Il passo successivo è scontrarsi con la realtà. E capire che le cose non sono mai semplici come dovrebbero essere. O meglio, lo sono...ma non lo sono;-)
E allora diciamo, un passo alla volta. Anche se si fa fatica, anche se è davvero difficile.

13/10/07

Il più bello dei mari....

12/10/07

INTENDERSI

Avete mai fatto attenzione alle parole? Cioè, a quanto siano costruite bene a volte?
Non so perchè, ma ieri mi sono ritrovata a meditare sul verbo INTENDERSI.
Al suo interno contiene altre parole, e tutte relative al suo significato.
IN: all'interno, dentro. Dentro di noi, ci fa trovare equilibrio. E' qualcosa che proviene dall'esterno, entra in noi e ne esce arricchita (oddio, mi ricorda la dialettica hegeliana, però ci sta a pennello!!)
TENDE: la tenda è qualcosa che ti ripara da ciò ce sta fuori. Però la costruisci tu, con le tue mani. E fa in modo di fare sentire un qualsiasi luogo intimo e contemporaneo.
SI: affermazione. Affermazione del sè e dell'altro. Voglia di mettersi in gioco e di svelarsi.

Ok, ogni tanto tiro le cose per i capelli. Però mi piaceva...

07/10/07

Massima

La felicità costa molta fatica.
Spesso è più facile e comodo rotolarsi nella tristezza e nella malinconia.

06/10/07

Ma Venditti


sarà proprio il primo cretino che passa??!

03/10/07

Ok....magari non così, però quasi!