03/07/07

Gocce

Troppo spesso la cosa che desideri di più, è quella che non puoi avere.
Il desiderio ci lascia con il cuore infranto. Ci esaurisce.
il desiderio può distruggerci la vita.
Ma per quanto si possa volere qualcosa, le persone che soffrono di più sono quelle che non sanno che cosa vogliono.

Grey's Anatomy

10 Comments:

At 4 luglio 2007 alle ore 11:19, Blogger Maq said...

Bene. bene, Miss Gift.
Che dire? Non ho citazioni a portata di dita che possano controbattere il verbo anatomyano. Ma vediamo di "sviscerare" il problema. Secondo lei e secondo Grey's anatomy, Miss Gift, in un modo o nell'altro si soffre. Sia desiderando qualcosa ardentemente, senza riuscire il più delle volte a ottenerlo, sia non sapendo che cosa desiderare, col rischio di cadere nel desiderio di desiderare qualcosa ardentemente che il più delle volte - porola di Grey's - non si raggiunge. La domanda quindi è: ma chi è che non soffre, allora? A quanto sembra nessuno. Se si soffre in entrambi i casi, tanto vale smettere di preoccuparsi e iniziare a non soffrire più, a far sì di tutto per ottenere quello che si desidera ardentemente o far di tutto per desiderare di desiderare qualcosa ardentemente, ma accontentandosi anche delle piccole e grandi cose di ogni giorno. E ce ne sono parecchie. L'importante è esserci, in qualche modo, mettersi in gioco, qualcosa capita sempre e spesso non per caso. Costruire, impegnarsi in piccoli progetti e abbandonare l'idea del grande progetto che impegni la vita da qui a 70 anni. Un viaggio siffatto è stancante ancor prima della partenza. E' meglio programmare fin nel più piccolo dettaglio il viaggio a tavolino, o è meglio partire organizzati ma lasciando ampio spazio a cambi di programma e di rotta? Non è, per il viaggiatore, il viaggio e la scoperta ciò che più piace, che raggiungere semplicemente la meta? Forse la vita non è, Miss Gift, un unico grande viaggio, ma sono tanti piccoli viaggi, e come lei ben dice è necessario vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si era visto in estate, vedere di giorno quel che si era visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era.
Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini.
Bisogna ricominciare il viaggio.
Sempre. Quindi, prendere e partire, zaino in spalla, sarà comunque un'avventura, con o senza arrivo.

 
At 4 luglio 2007 alle ore 11:24, Blogger Maq said...

EsaMAQ: Comunque, Miss Gift, qui al 45° parallelo, fa parecchio caldo.

TetraMAQ+PentaMAQ: EsaMAQ!!!!

EsaMAQ: Ho capito! Ma ci tenevo a puntualizzarlo...

 
At 4 luglio 2007 alle ore 20:25, Blogger Gift said...

In fondo l'idea del percorso per raggiungere qualcosa è interessante. Lo sforzo, il percorso, il viaggio. Eh si, il viaggio.
Però a volte, forse, non ci accorgiamo che il viaggio ci sta portando da qualche parte. Perchè prima non sapevamo di desiderare quello.

E poi, comunque, Meredith dice "troppo spesso la cosa che desideri di più è anche quella che non puoi avere". Spesso non significa sempre.
E' vero che, spesso, l'uomo desidera ciò che non può avere, ma proprio perchè sa che non può averlo, no?

Mmmm...
Oggi mi son presa prima la grandine, poi il sole...Ora anche qui fa caldo, ma c'è anche un venticello che ti salva la pelle!

 
At 5 luglio 2007 alle ore 10:54, Blogger Maq said...

E' vero che, spesso, l'uomo desidera ciò che non può avere, ma proprio perchè sa che non può averlo, no?

No.

Di solito desidero cose che almeno in partenza penso di poter ottenere, anche se con difficoltà. Sarebbe uno spreco inutile di tempo e di energie, altrimenti.

L'importante è sfruttare almeno alcune delle occasioni che si presentano, che creeranno altre occasioni, finchè non si avrà la tanto agognata realizzazione. E intanto è molto probabile che in tutto questo ci saremmo fatti qualche amico vero, forse avremo incontrato il grande amore e magari il lavoro della nostra vita. Ma solo mettendoci in gioco.
E' in effetti il gioco la parte divertente, neanche tanto la vittoria.

Credo che tutti, prima di giocare, pensino di poter vincere almeno una mano e se possibile l'intera partita.

E poi non è tanto vincere, se si vince, ma come si vince e quindi come si gioca.

Chiudo per smetterla di sparare saggezze da quattro euro (che comunque sono sempre soldi) con Troisi che, a chi gli chiedeva se fosse meglio un giorno da leoni o cento da pecora rispondeva: Ma non si potrebbero fare 50 da orsacchiotto?

Non centra nulla???
Pazienza, non sempre si può avere tutto dalla vita ;-)

 
At 5 luglio 2007 alle ore 14:16, Blogger Maq said...

EsaMAQ: Devo dire che è parecchio affollato questo Blog...og...og..ggg...

PentaMAQ: EsaMaq! Smettila...ettila...ttila...la

EsaMAQ: Ma che ho detto...etto...etto..tto?...?...?
Hai visto c'è anche l'eco del punto interrogativo...ivo...ivo.

PentaMAQ: Basta...asta...asta...sta

EsaMAQ: Sì, lo so cosa stai pensando Gift... il caldo.

EsaMAQ: anch'io voglio fare una citazione.

PenataMAQ: EsaMAQ, non disturbare la gente del blog..og..og..gg.

EsaMAQ: Ma era una cosa che ho imparato a scuola tanti anni fa e faceva: ESCHILO, ESCHILO che qui si SOFOCLE ma attenzione alle scale che sono EURIPIDE se no TUCIDIDE.

PentaMAQ: Un po' vecchiotta, ma bravo EsaMAQ, mi commuovi, hai un kleenex?

EsaMAQ: No, chiedi a Gift, sempre che non stia guardando la quarta serie di Grey's anatomy...

Bye...ai...ai...i

 
At 6 luglio 2007 alle ore 09:01, Blogger Maq said...

Segnalo un bel film da andare a vedere. Girato e montato bene, ottime la recitazione, la fotografia e la colonna sonora. La sceneggiatura è più che valida, anche se a ben pensare stenta un po' in alcuni passaggi e il film risulta essere un po' troppo chiuso su se stesso. Parlo di Quattro Minuti di Chris Kraus, film tedesco. La storia? Un'anziana insegnante di pianoforte, un carcere femminile e una violenta giovane donna prodigio. Uno dei miei migliori film visti quest'anno.

 
At 9 luglio 2007 alle ore 14:16, Anonymous Anonimo said...

MA DON CHISCIOTTE! ^_^

O DOVREI DIRE MEREDIT?

 
At 9 luglio 2007 alle ore 16:04, Blogger Maq said...

Per mille mulini a vento, Sancho! Hai sentito??? Ma allora qualcuno c'è, in questa landa.
Chi sei, cavaliere senza nome?

 
At 11 luglio 2007 alle ore 17:13, Anonymous Anonimo said...

Emily Dickinson un cazzo!

 
At 11 luglio 2007 alle ore 20:36, Blogger Gift said...

ueue, calma nè...non accetto questo tono sul mio blog, a maggior ragione da un signor nessuno!

 

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