17/05/06

Fenomenologia della famiglia media

Cinzia, per esempio, è l'immagine della donna isterica. L'altro giorno l'ho incontrata, era insieme con suo marito Fabrizio. Dopo tanto tempo che provavano ad avere un figlio finalmente c'erano riusciti. Matteo.
"Matteo saluta... Matteo fai vedere quanti anni hai... Matteo fai sentire bene come ti chiami... MAT-TE-O! Fai vedere come fai l'indiano, augh, augh, augh... Come fa il cane Matteo? Il gatto, Matteo? Matteo fai vedere come balli. Matteo vieni qua... Matteo vai là...".
Dopo un quarto d'ora ho cercato di dare di nascosto dei soldi a Matteo per comprarsi del crack.
Era questo che intendeva Federico quando aveva detto a Francesca che la famiglia non può essere un sogno, ma qualcuno con cui condividerlo.
Cinzia e Fabrizio non hanno nient'altro. Quando Matteo sarà un po' più grande, probabilmente faranno un altro figlio. E' il cibo con cui si nutrono, è la cosa che dà loro l'illusione di non aver fallito.
Sopratutto Cinzia come persona non esiste, non è mai esistita. Prima attaccata alla mamma, poi al papà, poi a Fabrizio, e adesso "Matteo, Matteo, Matteo". E alla fine, da vecchia, ai suoi acciacchi.
Prima brava figlia, poi brava moglie e adesso brava mamma.

Un posto nel mondo
F.V.

3 Comments:

At 18 maggio 2006 alle ore 12:03, Blogger Clark Kent said...

dice bene Federico, non può essere solo un sogno.
All'inizio, da fidanzati, può esserlo, ma poi già in due è qualcosa di più grande che non si può rinchiudere in una casa o in un cuore e tenerselo stretto.
E' un rischio.
E' un'aridità.
E' una mancanza di consapevolezza.
Consapevolezza che non è merito tuo. Né suo. Che la vita non t'appartiene. Nemmeno quella di Matteo.
Perchè non l'hai creato tu, ma tu sei stata solo trumento nelle mani di qualcin altro.
Mi piace un'espressione di un amico che saggiamente si definisce "Amministratore" e non proprietario della propria vita.
E come amministratore ti è chiesto di impegnarti, di darti da fare, ma la scelta ultima spetta comunque al Presidente.
Solo così non si avrà fallito se Matteo non arriverà.
Solo così non ci si sentirà inutili quando Matteo crescerà e sarà autonomo.
Solo così si saprà essere immagine vivente di qualcosa di ben più grande delle proprie miserie.
Non è facile,
ma mi da infinita speranza pensare che sia così.

 
At 18 maggio 2006 alle ore 14:58, Blogger jS said...

Mi da infinita speranza sentire che sia così.

 
At 18 maggio 2006 alle ore 14:58, Blogger jS said...

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