16/05/06

Vinci

Continuo -inorridita- a leggere di condanne e di boicottaggi (addirittura di richieste di sequestri delle pellicole) da parte di una fetta del mondo cattolico nei confronti del film tratto da Il codice da Vinci.

Da un lato, sono contenta, perchè almeno è l'ennesima dimostrazione di quanto potente sia ancora lo schermo cinematografico (ahimè, invece del "solo" libro).

Dall'altro, mi viene proprio da ridere (o da piangere, a seconda). La gente ha perso la testa. Forse non sa più cosa significhi ROMANZO. l'Opus Dei ha chiesto alla Sony (casa di produzione del film) di apporre la scritta "opera di fantasia" nei titoli di testa. Perchè in tutti gli altri film no allora? Anche Passion allora era opera di fantasia...anche i Promessi Sposi...e tutte le storie e i romanzi che sono verosimili, cioè che raccontano storie inventate partendo dalla realtà. Il principio è stato espresso dai più grandi letterati italiani del secolo scorso. Ed è uno degli ingredienti che rendono intriganti le storie.

Inoltre è davvero segno di ignoranza criticare un film che non si è nemmeno visto. Anche se sono certa che alcuni di coloro che gridano allo scandalo non abbiano nemmeno letto il libro.

La Chiesa, invece di preoccuparsi di straparlare su argomenti inutili, dovrebbe piuttosto fare autocritica e chiedersi quali siano le vere ragioni della crisi dei cattolici oggi!

3 Comments:

At 16 maggio 2006 alle ore 19:49, Blogger jS said...

Sottoscrivo. Alcuni prelati si perdono in analisi su romanzo/intreccio/verità storica/storia del cinema che non gli competono. Il film deve uscire in sala e sta ai singoli andare a vederlo o meno. Lasciarsi infatuare o meno. Vacillare tra fede e vita, tra pancia e testa. A ciascuno il suo.
Allo stesso modo chiunque approfitta dell'ingenuità, del vuoto esistenziale, della crisi spirituale del nostro tempo per fare soldi, non credo meriti tutta questa attenzione. Per me, Dan Brown vale quanto una Vanna Marchi qualsiasi.

 
At 17 maggio 2006 alle ore 08:07, Blogger laBreva said...

sottoscrivo...
io sono una di quelle che st leggendo IL thriller e lo sto apprezzado, come thriller...
su tutte le voci che ci sono in giro...
attendo...
sicura che passeranno i cieli, passerà la terra,
ma la sua parola non passerà...

va bè...
ho fatto il mio pippone di prima mattina...

lB

 
At 17 maggio 2006 alle ore 09:33, Blogger Clark Kent said...

Non ho letto il libro.
Non lo leggerò.
Non per timore di nonsisaché, ma per tempo e voglia.
Leggo poco, purtroppo, e perciò leggo solo ciò che mi attira e mi coinvolge.
Questo non mi attira.
E non mi interessa farmi coinvolgere.
Ma non è questo il punto.
Se un cattolico legge il libro e va in crisi è segnale che non ha capito un cazzo (della fede, non del libro).
Se un non-cattolico legge il libro ed ha dei sospetti è segnale che non capisce un cazzo (della fede e del libro).
"Molto rumore per nulla" diceva il titolo di un film. Ed è così. Su National Geografic Channel si parla da mesi quasi solo di vangeli di giuda, religioni occulte e misteri irrisolti o semi-svelati. Cavalcano l'onda. Niente più. E' l'argomento del momento e lo sfruttano (Dan in primis) il più possibile. Esaurito, passeranno ad altro.
Personalmente? Che ognuno faccia un po' come gli pare. I commenti e i dibattiti? Tempo perso.

Adesso vado, Agatha Christie e Baricco mi aspettano...

 

Posta un commento

<< Home