22/07/06

C'è da pensare...

C'è una guerra in corso.
Ci sono morti, civili e militari.
Ci sono migliaia di rifugiati.
La crisi mediorientale si è acuita.
Tutti gli stati più importanti della terra si interessano -per diverse motivazioni- e cercano di trovare una soluzione.

E in Italia?

Bhè...la solita guerra, i soliti morti da quelle parti...
Stasera il TG1 delle 20.30, il telegiornale più seguito dagli italiani e percepito come canale ufficiale di informazione, ha dedicato al conflitto 2 servizi. Probabilmente i giornalisti della testata avevano pochi argomenti da trattare oggi, perchè gli ultimi servizi erano dedicati ai tormentoni musicali dell'estate, ai viaggi truffa e a come passare vecanze serene.

Ma c'è una guerra -non è la sola, ma oggi è la più rilevante.

Poi giri sulla BBC e vedi un approfondimento giornalistico degno di tale aggettivo: gli inviati che stanno davvero in campo, anche senza giubbotti antiproiettili -che a volte sono più un simbolo per far finta di essere dentro i conflitti-. Uno in ogni punto nevralgico di Israele e Libano, con interviste a chi è a capo delle operazioni, ma anche alla gente. In diretta si parlano e fanno il punto della situazione dai differenti punti di vista. Questi giornalisti stanno tra la gente, parlano con le persone, vivono il loro lavoro in maniera professionale. Mi viene in mente Terzani...

Poi giro di nuovo su Raiuno. Mi prende la tristezza. E la rabbia.
Intanto giro su Blob, che commemora il G8 di Genova mostrando le immagini che la gente ha girato per la strada in quegli infausti giorni. E rivedo le botte...spesso gratuite. E la pazzia della gente. Il sangue, il volto di una bambina e quello di una anziana signora in lacrime. Le mani levate verso il cielo in segno di resa e difesa mostrando di essere indifesi. La paura negli occhi della gente, i manganelli...

Mi verrà sempre la pelle d'oca, ogni volta che rivedrò quelle immagini. E non c'è giustificazione che tenga. La violenza non può essere mai contemplata. Degenerazione assurda.

Ma noi, noi continuiamo a chiudere gli occhi. Continuiamo a scendere in piazza solo quando l'Italia vince il mondiale.
E consegnamo a Zidane il premio come miglior giocatore.