23/02/06

Tempi duri per gli italiani...

L'impegno in politica - contrariamente a quanto lui stesso continua a sostenere - non fa male al portafoglio di Silvio Berlusconi. Anzi. Il presidente del Consiglio ha festeggiato il 2005 (un anno da dimenticare per l'economia del paese) con l'ennesimo record assoluto di "entrate" personali. Le sue casseforti - le otto società che controllano Fininvest - hanno chiuso il bilancio con 172,9 milioni di utili, polverizzando il massimo storico di 149 milioni segnato appena un anno prima. E il premier ha celebrato l'evento raddoppiandosi la busta paga: le holding del Biscione gli hanno versato infatti 141 milioni di dividendi (contro i 79 nel 2004) pari a uno stipendio di 390mila euro al giorno e di 11,4 milioni al mese. L'impero di Arcore non sembra dunque patire più di tanto il "prestito alla politica" del suo fondatore. A giudicare dalle cifre, piuttosto, ne esce rafforzato: Mediaset - nella bambagia del duopolio - continua a macinare audience e profitti. Fininvest è tornata a bilanci da record assorbendo senza traumi il rosso del Milan (230 milioni in pochi anni) e i buchi aperti dai suoi errori imprenditoriali (400 milioni persi con l'investimento in Kirch e 300 bruciati dalle Pagine Utili). "Merito della bravura dei miei figli e dei manager che ho scelto", ripete spesso il premier. Sottovalutando in fondo il suo ruolo "oscuro" di seconda punta nel team del Biscione, visto che anche il governo - tra legge Gasparri, decreti salva-calcio, condoni fiscali e leggi Tremonti varie - ha dato una mano alla causa.
da "Repubblica.it"